Installazione audio-video, Dimensione ambiente

 

Quest’opera audiovisiva rappresenta il nostro percorso di ricerca nel campo delle installazioni artistiche. Realizzata per l'evento d'arte contemporanea *Cazzotto* (Perugia, maggio 2019), è un'opera site-specific che prende vita da un ristorante dismesso, abbandonato da anni. Abbiamo documentato l'ambiente con foto e video, successivamente elaborati e integrati nell’installazione, composta da tre piccoli televisori VCR incastonati in un muro. L'audio, distinto per ogni video, è un mix di suoni naturali e rumori ambientali, come fuoco, aria e pioggia, registrati sul posto per evocare l’atmosfera desolata e decadente di quel luogo. L'opera mira a trasmettere visioni e suggestioni dell’abbandono.

tavola disegno 1

Creare e giocare

Nel mondo contemporaneo le carte dei Tarocchi sono conosciute soltanto per le loro immagini altamente suggestive e per l’errata attribuzione di caratteristiche esoteriche, troppo spesso ci dimentichiamo che le carte sono un gioco e come tale vanno considerate. Un'opera d’arte dalle sembianze ludiche.

Un gioco dalla fisionomia artistica.

La differenza fondamentale tra questi due punti di vista è l'alto valore culturale che diamo all'arte rispetto al concetto di gioco del quale spesso non riconosciamo il grado di influenza nel processo di creazione. Di fatto nel Novecento alcune delle più importanti avanguardie artistiche sono nate grazie a quella ricerca di piacere e originalità che solo il gusto per il gioco può offrire.

I diversi fattori dai quali si sviluppano i fenomeni del gioco e dell'arte partono dal presupposto che ognuno di noi ha bisogno di esprimere o, per meglio dire, sfogare quelle che sono le necessità inconsce che solo questo tipo di attività è in grado di far emergere: il piacere fine a sé stesso (N66), la libertà di azione, la presenza di regole che alimentano gli impulsi, l'immedesimazione e la cooperazione, la bellezza dei risultati, la possibilità che essi offrono di imparare. Nella letteratura, come nella musica o nella pittura queste esigenze vengono manifestate attraverso un atteggiamento ludico e quindi privo di costrizioni mentali. L'estetica del gioco regola l'osservazione delle carte dei Tarocchi e allo stesso modo la produzione artistica.

Per facilitare la comprensione di questo concetto è bene osservare gli aspetti ludici delle avanguardie che possono essere ritrovati non solo nelle opere d'arte che esse hanno prodotto, ma anche nei manifesti come veicolo di propaganda delle ideeartistiche. Come per gli oulipiani la matematica rappresentava un modello per vincolare le proprie creazioni letterarie, così per gli artisti del Novecento la parola era come un corpo che poteva essere manipolato per ottenere opere libere e senza compromessi. Un esempio per tutti lo possiamo trovare nel movimento dadaista che si relaziona al gioco come atto creatore e spirito di libertà. Il nome stesso Dada è un gioco, non ha un significato proprio, ma è stato creato a scopi ludici in modo ludico. Il movimento Dada nasce per ribellarsi alle convenzioni artistiche e letterarie e lo fa attraverso la burla, ma soprattutto attraverso il gioco che diventa il modus operandi caratteristico del movimento che vuole sovvertire le regole creative attraverso discontinuità, interferenza, disordine, irriverenza, chiasso e dissacrazione. Durante le serate al Cabaret Voltaire qualsiasi tipo di canone artistico viene stravolto attraverso gesti creativi che assumevano l’aspetto di un gioco, spiazzante e provocatorio, che consiste nel prendere la realtà e privarla di ogni significato per ricostruire qualcosa di nuovo per il quale non servono regole.

La tendenza al gioco delle avanguardie si estende fino ai nostri giorni in cui l’arte utilizza un doppio codice di lettura: la forza creatrice dell’artista diventa libertà totale ed il rapporto con lo spettatore assume un aspetto ludico. Soprattutto in un mondo contemporaneo in cui le tecnologie ci permettono di produrre situazioni più che immagini, l’opera d’arte diventa il gioco che artista e pubblico fanno insieme.