Installazione audio-video, Dimensione ambiente

 

Quest’opera audiovisiva rappresenta il nostro percorso di ricerca nel campo delle installazioni artistiche. Realizzata per l'evento d'arte contemporanea *Cazzotto* (Perugia, maggio 2019), è un'opera site-specific che prende vita da un ristorante dismesso, abbandonato da anni. Abbiamo documentato l'ambiente con foto e video, successivamente elaborati e integrati nell’installazione, composta da tre piccoli televisori VCR incastonati in un muro. L'audio, distinto per ogni video, è un mix di suoni naturali e rumori ambientali, come fuoco, aria e pioggia, registrati sul posto per evocare l’atmosfera desolata e decadente di quel luogo. L'opera mira a trasmettere visioni e suggestioni dell’abbandono.

tavola disegno 1

Il mondo visto dai Tarocchi

I tarocchi sono un insieme di elementi simbolici rappresentati attraverso immagini create tramite la combinazione di elementi che appartengono a culture eterogenee, simboli di una memoria collettiva della quale si perdono le tracce. Jung stesso, dedicando la propria vita allo studio dell'inconscio ne riconosce, oltre quello individuale, uno collettivo che si esprime attraverso gli archetipi influenzando l'esistenza del singolo. Esaminando i tarocchi lo psicologo vi scorge una grande utilità in rapporto allo studio dell’inconscio collettivo:

 

Esse sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca, come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Esse si combinano in certi modi, e le differenti combinazioni corrispondono al giocoso sviluppo degli eventi nella storia dell’umanità. (N55)

 

Attraverso l'analisi e l'osservazione delle immagini presenti sulle carte afferma che:

 

Queste sono una sorta di idee archetipiche, di natura differenziata, che si mescolano ai componenti ordinari del flusso dell’inconscio, e perciò è adatto ad un metodo intuitivo che ha lo scopo di comprendere il flusso della vita, forse anche predire eventi futuri, eventi che si presentano alla lettura delle condizioni del momento presente. (N56)

 

Per Jung quindi i tarocchi (come i Ching), sono un efficace mezzo per comprendere il presente, sono un modo di guardare il mondo attraverso occhi che entrano in una profondità altrimenti inaccessibile. Le carte dei tarocchi vengono ad essere in questo modo una sorta di libro di storia, un insieme di saperi e certezze epistemici acquisiti nel corso del tempo e attraverso i quali è possibile costruire infinite storie nuove e diverse. I tarocchi narrano tante vicende e allo stesso tempo, se si osservano nell'ordine in cui ci vengono presentati, rappresentano un percorso, nel quale la coscienza si muove partendo da un punto zero (definito dalla carta de Il Matto) per arrivare ad un punto di piena realizzazione (definito dalla carta de Il Mondo). L'evoluzione proposta dagli arcani in realtà non ha inizio, come non hanno inizio i tarocchi stessi, e non ha una fine in quanto lo stesso percorso che essi ci propongono può essere ricominciato all'infinito (le carte del matto e del mondo possono essere fuse in una sola immagine). Come un nastro di Moebius in cui l'orientabilità non è riconoscibile, le carte si muovono in una direzione non lineare mantenendo costantemente il contatto l'una con l'altra. Di seguito una breve descrizione della struttura del mazzo. Il mazzo dei tarocchi è composto da 78 carte che si dividono in due gruppi: gli Arcani maggiori e gli Arcani minori.

Gli Arcani minori descrivono gli aspetti quotidiani della vita attraverso i semi delle carte che Jodorowsky paragona alle gambe che sorreggono un tavolo: i denari rappresentano le necessità, i bastoni i desideri, le coppe le emozioni e le spade i pensieri. Gli Arcani maggiori invece raffigurano un processo che include tutti gli aspetti spirituali dell'essere. Gli Arcani maggiori, come i minori, possono essere suddivisi in quattro categorie diverse: la prima è costituita dalla sola carta de Il Matto a simboleggiare un inizio perpetuo, una energia creatrice, senza spazio e senza tempo; la quarta ed ultima categoria è composta dalla carta de Il Mondo, uno svolgimento infinito, una realizzazione totale che nell'immagine porta il riflesso di tutta la struttura dei tarocchi. La seconda e la terza categoria che dividono il mazzo sono rappresentate dalle due serie che vanno da Il Bagatto a La Ruota di Fortuna e da La Forza a Il Giudizio. La prima serie di carte è quella che va dal I al X, qui vengono rappresentati personaggi umani ed animali in situazioni terrene che possiamo riconoscere, questa è la serie dell'uomo perché sia i nomi che le immagini hanno una connotazione storica e sociale. La seconda serie di carte, dal XI al XX, ha un carattere allegorico e simbolico, i personaggi sono meno realistici ed appartengono ad un universo mistico in cui i personaggi si muovono come se fossero in un sogno, le immagini hanno una connotazione più psicologica ed introspettiva. A seconda di chi osserva la carta possono emergere significati diversi, ma, poiché rappresentano dei modelli archetipici, è comunque possibile fare delle considerazioni impersonali.