Installazione audio-video, Dimensione ambiente

 

Quest’opera audiovisiva rappresenta il nostro percorso di ricerca nel campo delle installazioni artistiche. Realizzata per l'evento d'arte contemporanea *Cazzotto* (Perugia, maggio 2019), è un'opera site-specific che prende vita da un ristorante dismesso, abbandonato da anni. Abbiamo documentato l'ambiente con foto e video, successivamente elaborati e integrati nell’installazione, composta da tre piccoli televisori VCR incastonati in un muro. L'audio, distinto per ogni video, è un mix di suoni naturali e rumori ambientali, come fuoco, aria e pioggia, registrati sul posto per evocare l’atmosfera desolata e decadente di quel luogo. L'opera mira a trasmettere visioni e suggestioni dell’abbandono.

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OuLiPo: un ponte tra letteratura e matematica

Nel panorama dell’indagine sulla combinatoria, un ruolo molto interessante lo gioca un gruppo di intellettuali del Novecento che si avvicinano all’Ars Magna in un modo nuovo e del tutto originale.

Raimond Quenau era già entrato a far parte del "Collège de Pataphysique" (N15) nel 1950 ed era già uno autore noto e riconosciuto (grazie agli Esercizi di stile e Zazie nel metro), quando dieci anni più tardi decide di intraprendere una nuova avventura. Come dichiara lo stesso Quenau, trovandosi in un momento critico con la scrittura di Cent Mille Milliards de Poèmes si confronta con l’amico e collega François Le Lionnais, "Sono al punto di abbandonare il progetto" sembra gli confessi Queanau. "E se creassimo un gruppo di investigazione di letteratura potenziale?", Rispose l'amico, motivandolo a portare a termine i suoi dieci sonetti combinatori e a pubblicare quella che si convertirà nella prima opera esplicitamente e consciamente oulipiana.

L’OuLiPo è nato da una amicizia (N16) che riconosce Le Lionnais fondatore del gruppo e Quenau come cofondatore.

Poco tempo dopo quell'incontro decisivo, hanno avuto luogo una serie di incontri dedicati a Raymond Quenau, con il titolo Une nouvelle défense et illustration de la langue française. Fu in questa occasione che, grazie all'entusiasmo dei vari partecipanti, il progetto pensato da Le Lyonnais e Quenau inizia a concretizzarsi, prendendo forma il 24 Novembre del 1960, giorno in cui si celebra la prima riunione formale del gruppo alla quale assistono anche: Jean Queval, Jan Lescure, Jacques Duchateau, Claude Berge e Jacques Bens, i quali furono dichiarati ufficialmente membri dell'OuLiPo. 

È utile segnalare che il gruppo non si chiama OuLiPo sin dall'inizio, ma il nome scelto inizialmente era Selitex (Séminaire de Littérature Expérimentale). Il 19 dicembre dello stesso anno, durante la seconda riunione grazie alla proposta di Albert-Marie Schmidt, il nome del gruppo diventa quello che conosciamo oggi. Da quella data, tramite un particolare sistema di captazione (o cooptazione, come dicono gli oulipiani, che esige l'unanimità di tutti i membri) entrano nel gruppo i seguenti scrittori e matematici: Ross Chambres, Stanley Chapman, Paul Braffort, André Blavier, Marcel Duchamp, Jacques Roubaud, Georges Perec, Marcel Bénabou, Luc Etienne, Paul Fournel, Harry Mathews, Italo Calvino, Michéle Métail, Francois Caradec, Jacques Jouet, Pierre Rosensthiel, Hervé LeTellier, Oskar Pastior, Michéle Grangaud, Bernard Cerquiglini, Ian Monk, Olivier Salon, Anne Garreta, Valerie Beaudouin, Frederic Forte, Michele Audin, Daniel Levin Becker ed Etienne Lecroart. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'OuLiPo discende dal Collége de' Pataphysique, ma per riuscire a capirne appieno l’apparizione nel panorama letterario è necessario considerare altri tre fattori che fanno parte dello scenario artistico-intellettuale dell’epoca. La nascita del laboratorio avviene in un momento concreto in cui si rende necessaria in letteratura la questione delle "illusioni", quelle del Surrealismo e del Sartrismo. Il progetto oulipiano consacra la rottura delle suddette illusioni. In effetti gli autori dell'OuLiPo prendono una posizione chiara che si mantiene ancora oggi: no Surrealismo e no Sartrismo. Il distanziamento rispetto al primo fu estremamente radicale, quasi traumatico, poiché lo stesso Queanau era appartenuto al gruppo surrealista; questo rifiuto da parte degli oulipiani si basa sulla non accettazione del poeta come essere ispirato, concezione che vive il suo maggior momento di successo durante il Romanticismo e adottata dai surrealisti in seguito. In opposizione l'OuLiPo propone una nuova concezione di letteratura sostenendo che l'inspirazione non esiste e che lo scrittore deve essere cosciente dei mezzi (e regole) che utilizza nel processo di creazione dell'opera.

Mentre il surrealismo e il sartrismo vengono rifiutati c'è un'eredità o una influenza (oltre alla patafisica) che gli oulipiani reclamano come proprio e che ha molto a che vedere con il substrato che alimenta i lavori del gruppo: Nicolas Bourbaki è un gruppo di giovani che, a partire dal 1934, cercano di portare una nuova visione al mondo matematico, la visione assiomatica. La particolarità dell'assiomatica è il suo carattere formalista, non solamente formale, il qual afferma che l'essenza della proposizione si radica nella forma; è così che gli oulipiani vogliono trovare un modello equivalente nella letteratura. In effetti le basi su cui poggia l'OuLiPo sono la matematica e la letteratura, che sono i domini originari dei due fondatori dell'Officina, Quenau e Le Lionnais.

Ma cosa è L'OuLiPo concretamente? che obiettivi si propone? Per rispondere a questa domanda intervengono Marcel Bénabou e Jacques Roubaud:

 

OULIPO ? Qu’est ceci ? Qu’est cela ? Qu’est-ce que OU ? Qu’est-ce que LI ? Qu’est-ce que PO ? OU c’est OUVROIR, un atelier. Pour fabriquer quoi ? De la LI. LI c’est la littérature, ce qu’on lit et ce qu’on rature. Quelle sorte de LI ? La LIPO. PO signifie potentiel. De la littérature en quantité illimitée, potentiellement productible jusqu’à la fin des temps, en quantités énormes, infinies pour toutes fins pratiques. QUI ? Autrement dit qui est responsable de cette entreprise insensée ? Raymond Queneau, dit RQ, un des pères fondateurs, et François Le Lionnais, dit FLL, co-père et compère fondateur, et premier président du groupe, son FraisidentPondateur. Que font les OULIPIENS, les membres de l’OULIPO (Calvino, Perec, Marcel Duchamp, et autres, mathématiciens et littérateurs, littérateursmathématiciens, et mathématiciens-littérateurs) ? Ils travaillent. Certes, mais à QUOI ? A faire avancer la LIPO. Certes, mais COMMENT ? En inventant des contraintes. Des contraintes nouvelles et anciennes, difficiles et moins diiffficiles et trop diiffiiciiiles. La Littérature Oulipienne est une LITTERATURE SOUS CONTRAINTES. Et un AUTEUR oulipien, c’est quoi ? C’est « un rat qui construit lui-même le labyrinthe dont il se propose de sortir. (N17)

 

L'OuLiPo è un collettivo letterario che vuole rompere con le tendenze del passato per uscire da ogni schema andando verso le potenzialità che offre la letteratura. Per utilizzare le parole dello stesso Quenau:

 

Le mot « potentiel » porte sur la nature même de la littérature, c’est-à-dire qu’au fond, il s’agit peut-être moins de littérature proprement dite que de fournir des formes au bon usage qu’on peut faire de la littérature. Nous appelons littérature la recherche de formes, de structures nouvelles et qui pourront être utilisées par les écrivains de la façon qui leur plaira. (N18)

 

Il laboratorio oulipiano è un tentativo di esplorazione metodica e sistematica delle potenzialità della letteratura e, più generalmente, della lingua stessa, che viene gestito attraverso due tipologie di compito: sintetico ed analitico. Se per sintetico si intende l’invenzione di nuovi procedimenti atti a creare letteratura, si considera come analitico la scoperta e la classificazione di tutti quei procedimenti antichi caduti in disuso, in altri termini il gruppo si pone come obiettivo quello di inventare e inventariare la tradizione. A partire dagli anni Sessanta l'OuLiPo propone una serie di strutture letterarie basate sulla frammentazione, la multi sequenzialità e la interattività del lettore.

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