Installazione audio-video, Dimensione ambiente

 

Quest’opera audiovisiva rappresenta il nostro percorso di ricerca nel campo delle installazioni artistiche. Realizzata per l'evento d'arte contemporanea *Cazzotto* (Perugia, maggio 2019), è un'opera site-specific che prende vita da un ristorante dismesso, abbandonato da anni. Abbiamo documentato l'ambiente con foto e video, successivamente elaborati e integrati nell’installazione, composta da tre piccoli televisori VCR incastonati in un muro. L'audio, distinto per ogni video, è un mix di suoni naturali e rumori ambientali, come fuoco, aria e pioggia, registrati sul posto per evocare l’atmosfera desolata e decadente di quel luogo. L'opera mira a trasmettere visioni e suggestioni dell’abbandono.

tavola disegno 1

Dalla combinatoria alla logica

Se segnassimo a caso dei punti su un foglio di carta, si potrebbe individuare sempre e comunque un'equazione matematica tale da rendere conto di quanto fatto. (N8)

 

Nel 1666 esce la Dissertatio de Arte Combinatoria, lavoro in cui, riprendendo le mosse da Llull, Leibniz analizza la possibilità di scomporre la realtà in elementi semplici che sono in grado, a loro volta, di essere ricombinati per generare una complessità nuova ed inedita. L’arte combinatoria diventa un mezzo matematico del linguaggio che rende tutto computabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla base della teoria leibniziana troviamo l’idea che tutti i concetti non sono altro che combinazioni di concetti semplici, proprio come le parole sono combinazioni di lettere. Le verità sono combinazioni di concetti i quali, a loro volta, possono essere scomposti in idee semplici e primitive. Per poter utilizzare questo metodo è necessaria una logica oggettiva ovvero delle regole che diano dei risultati matematici inequivocabili.

Le teorie filosofiche di Leibniz trovano la loro applicazione in campo logico poiché la Characteristica Universalis, ovvero la possibilità di applicare un linguaggio universale di natura matematica per concepire tutto il sapere, sarà poi alla base dei principi che gli studiosi della logica del Novecento hanno applicato per costruire le macchine e le intelligenze che oggi sono parte integrante della nostra vita.

Primo fra tutti George Boole, il vero iniziatore della logica matematica moderna, il quale con Le Leggi del Pensiero (N9) porta una matematizzazione delle regole del ragionamento. Il professore scopre la possibilità di applicare i principi algebrici ai concetti di falso e vero, utilizzando i simboli 0 e 1 per indicarli, dando così il via alla logica binaria base e principio dei sistemi elettronici e dell’informatica, ovvero di tutti quei dispositivi che oggi regolano la nostra vita quotidiana. L’aritmetica booleana diventa la realizzazione pratica delle teorie lulliane e del sogno di Leibniz di dare una forma matematica all’idea, al pensiero dell’uomo.

Oggi i sistemi informatici basati sulle idee di questi grandi pensatori della storia, sono parte integrante del nostro vissuto; quasi senza rendercene conto siamo costantemente in contatto con meccanismi che regolano la nostra esperienza e che influenzano le nostre azioni. Il pensiero dell’uomo contemporaneo è integrato da un pensiero combinato, calcolato ed elaborato in modo artificiale dai software dei nostri dispositivi, quali telefoni e computers. Ma quale è il vero rapporto che abbiamo con i sistemi digitali? In che modo li usiamo come integrazione del nostro sapere?

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